Primavera

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La primavera irrompe con i suoi colori fastidosi e con l'aria appiccicosa di polline, una promessa di sole estivo tradita da acquazzoni fugaci. Abbiamo consegnato tutto il materiale ad Einaudi, in tempo e contro ogni più rosea aspettativa. Ma non usciremo a Maggio come preventivato e il perchè è un segreto che terremo al riparo dai vostri occhietti assetati di gossip. Usciremo in autunno, dicono. Troppo lavoro ancora da fare, dicono. Non si apettavano questo e quello, dicono. E questo è quanto. Le mie personali prospettive di meritata vacanza, dopo 5 anni di lavoro non stop su questo fumetto, iniziano a sbiadirsi. E non nel punto a me più distante, come ogni buona prospettiva vorrebbe, ma bensì nei punti a me + vicini: guardare lontano e non vedere nulla, specie se per un miope come me, dovrebbe essere quanto di più normale. Ma io non vedo più le cose che invece dovrei poter toccare. E' come quando da bambino schiacciavo il naso contro la bottiglia di vetro appoggiata sul tavolo, e da lì fissavo gli altri commensali, distorti fra la condensa. Ecco, i miei commensali ora sono la risposta alla domanda: quand'è che ci si ferma a riprendere un po' di fiato?
In giardino stanno fiorendo le peonie. Ne disegno una. Una che non è in giardino ma che è sul mio monitor. Non ho il giardino, del resto. Riprendo fiato,metto a fuoco e penso a tutti i fiori che stanno uscendo dal loro letargo. Le mie radici, come le loro, sono ben piantate a fondo e pronte  a succhiar via quanto più nutrimento possono. E' tempo di sfidare il sole. Siamo io e te adesso, brutto bastardo di fuoco, per cui colpisci duro o non colpire affatto. Per crescere ci vuole una terra fertile, dicono. Ma sappiamo tutti cosa rende fertile la terra, vero?

AP
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