Dj Chicca

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L'unico disegno che non avrei mai voluto dover fare.

Un anno fa...


Go Dj! She's my Dj!
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Spliff stars

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Il caldo ti toglie tutto. Anche la voglia di scrivere. Sei lì, tutto concentrato, che cerchi di trovare qualcosa di intelligente da buttare sul blog per aggiornarlo, quando all'improvviso irrompe il sudore. Perle levigate ed effetto slavina nel centro esatto della tua schiena. E tu ti fermi. Immobile, umidiccio e senza più nessuna voglia. Proprio quando meno te lo asp

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Strage di Via D'Amelio

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Paolo lo sapeva. Gli era giunta notizia dell'arrivo in Sicilia dell'esplosivo per l'attentato in cui si sarebbero sbarazzati di lui. "Quando mi uccideranno ...", con questa premessa iniziavano i suoi discorsi. Un pò per quieto vivere, un pò per consuetudine, la risposta di una parte del background che lo circondava , potremmo dire esagerando  che fu di considerarlo come si tratterebbe una persona affetta dal Complesso di Cassandra. Il risultato di questo atteggiamento è la Strage di Via D'Amelio. Esplosioni a parte, non è cambiato molto oggi: una parte politica dello Stato è deviata, l'altra parte che dovrebbe essere quella "sana", chiude gli occhi.
                FL
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The Cherry Tree

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primo bozzetto, disegno su commissione

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Anniversario della Strage di Capaci

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"La mafia non è affatto invincibile, è un fatto umano e come tale e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio  e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni"     Giovanni Falcone


Grazie Giovanni, a te e a chi ti ha seguito.                                F.L.

Inventa poi quel che ti và, perplessità, perplessità.

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Ciao a tutti, sono Fabry. Non me ne
voglia Daniele Silvestri per aver cambiato le parole nel ritornello
della sua canzone “Banalità” , lui se non erro si riferiva a
banalità con cui condire una propria scusa da far esporre da terzi
(fra le altre cose), le mie invece nel titolo, sono perplessità,

di fronte a determinate scuse che ritengo appunto, banali.


Colgo l'occasione quindi per infilare
nel testo qualche tavola mia ( per ora dobbiamo continuare ad attenerci
alle regole e postare solo tavole a matita o vignette singole), mi
sento di mostrare ora delle cose perché so con certezza che il
meccanismo editoriale è deragliato ormai ai prossimi mesi.





Per quanto mi riguarda ammetto che sono
stato zitto troppo. Non posso negarlo, sono finito nell'anonimato ed
auspicavo non avvenisse, e sono rimasto in silenzio, quel silenzio
del mio ultimo vecchio post. I fattori avversi sono stati
principalmente aver scoperto che la causa scatenante dei miei mal di
testa è il rimanere troppo a lungo di fronte al computer;
intendiamoci riesco a rimanervi senza problemi per tutto il tempo ( e
non è mai poco) in cui devo restarvi per lavoro e fare tutto ciò
che devo e anche di più se di lavoro si tratta, ma quando raramente
si riesca a trovare del tempo dopo per la parte più personale
relativa ai post e tutto il resto, la potenzialità di un mal di
testa in arrivo mi fa optare per staccare gli occhi dallo schermo,
almeno per quello.





Preciso questo perché temo, facendo un
ragionamento razionale, sia probabile che continuerà a non vedermisi
molto qui nonostante tenterò di non sparire... ma ci sono sempre,
lavoro a tonnellate in sordina, esisto solo per il disegno da molti
anni ormai. Qualcuno può dirmi che io non sono presente nemmeno sui
social network, e anche qui non posso negare che ho ancora una certa
avversione per il network più famoso ma per via di come si comporta
una grossa fetta di persone, avversione che comunque dovrò cercare
di rimediare.



Poi, tornando al blog, vengono i motivi
volontari, e mi riferisco sia alla quantità di lavoro che abbiamo
dovuto realizzare , che non mi ha lasciato tempo per tutto il
contorno ( vedi sopra, aggiungendovi però anche l'esclusione della
vita sociale ,ridotta sotto lo zero) , ma principalmente alla ennesima
situazione di turno creatasi .... In poche
parole, dato che ovviamente un editore non si deve solo gestire il
lavoro che stai facendo tu, l'attenzione che può dedicarti può essere
tardiva, fate uno più uno riguardo eventuali modifiche
alle tavole di un lavoro, tenendo conto che molte pagine siano già
definitive....

Questo più la scaramanzia hanno fatto sì che io
mi sia chiuso nel mio silenzio, perché non mi andava di postare
matite o definitivi di cui andar fiero per poi magari doverli
modificare dopo, vedendo poi
finire in stampa nel libro le cose in modo diverso da come le avevo
concepite . Poi è chiaro che nel lavoro del disegnatore questo aspetto è all'ordine del giorno...

ma se certe cose si potessero ponderare prima si diminuirebbero gli scazzi...




Illuso io, non è cambiato nulla
nel meccanismo, ed eccoci qui, con noi 3 delusi per una miriade di
inconvenienti via via che hanno fatto capolino come talpe non vedenti
contro a sassi interrati nel percorso del fumetto..
Ricordo
molto bene la mia reazione ad un certo annuncio telefonico... e spero di
parlarne prossimamente dopo che avrò riordinato il delirio di
materiale del fumetto e ritrovato il foglio casuale su cui mi son
sfogato mentre ero alla cornetta...( no, la telefonata di questa
vignetta è di altro genere, é Scarpuzzedda che dà
inizio a un attentato..)




Boh , non so che dire, in effetti c'è solo
da vederla nell'ottica della stagione in arrivo, ma vi risparmio
frasi ad effetto alla Jack Burton di Grosso Guaio, non è veramente
il caso. Piuttosto preferisco pensare che è questo il momento di
darsi sfogo , ma in che direzione incanalerò questo , cioè se per
lavoro silenzioso che si vedrà in futuro o su cose fine a sé stesse
da mostrare qui ( e nevicherebbe , dato che non posto mai ) o ancora
un compromesso fra i due, ancora non lo so, vivo e mi lascio vivere,
può dirlo solo il tempo. Ma chi è che lo sa?                FL

                                                                                                                                                                                                                                                                                        


                                                                                                                                                                                                                                                       


Primavera

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La primavera irrompe con i suoi colori fastidosi e con l'aria appiccicosa di polline, una promessa di sole estivo tradita da acquazzoni fugaci. Abbiamo consegnato tutto il materiale ad Einaudi, in tempo e contro ogni più rosea aspettativa. Ma non usciremo a Maggio come preventivato e il perchè è un segreto che terremo al riparo dai vostri occhietti assetati di gossip. Usciremo in autunno, dicono. Troppo lavoro ancora da fare, dicono. Non si apettavano questo e quello, dicono. E questo è quanto. Le mie personali prospettive di meritata vacanza, dopo 5 anni di lavoro non stop su questo fumetto, iniziano a sbiadirsi. E non nel punto a me più distante, come ogni buona prospettiva vorrebbe, ma bensì nei punti a me + vicini: guardare lontano e non vedere nulla, specie se per un miope come me, dovrebbe essere quanto di più normale. Ma io non vedo più le cose che invece dovrei poter toccare. E' come quando da bambino schiacciavo il naso contro la bottiglia di vetro appoggiata sul tavolo, e da lì fissavo gli altri commensali, distorti fra la condensa. Ecco, i miei commensali ora sono la risposta alla domanda: quand'è che ci si ferma a riprendere un po' di fiato?
In giardino stanno fiorendo le peonie. Ne disegno una. Una che non è in giardino ma che è sul mio monitor. Non ho il giardino, del resto. Riprendo fiato,metto a fuoco e penso a tutti i fiori che stanno uscendo dal loro letargo. Le mie radici, come le loro, sono ben piantate a fondo e pronte  a succhiar via quanto più nutrimento possono. E' tempo di sfidare il sole. Siamo io e te adesso, brutto bastardo di fuoco, per cui colpisci duro o non colpire affatto. Per crescere ci vuole una terra fertile, dicono. Ma sappiamo tutti cosa rende fertile la terra, vero?

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Trauma: danni da progetti collaterali

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Metti che ti piaccia il rap e un giorno arrivino dei loschi figuri a dirti: "Oh, ci disegni la grafica x il nostro disco?". Metti che la loro crew si chiami Sho Comicz e siano appassionati di fumetto. Poi magari aggiungici che sono anche amici tuoi. Ecco a quel punto, tu, cosa gli risponderesti?  Io personalmente ho risposto: "Si ok, no problem". E per l'occasione mi sono pure dato al colore digitale per la prima volta in vita mia (col mouse però, che se non faccio le cose con un filo di romanticismo retrò non mi sento nemmeno vivo). Qui sopra trovate il risultato finale. YO!
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S. Valentine's Day

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matita: Luca Verboso
china: Alessandro Parodi

"I cuori sono fatti per essere infranti." (Oscar Wilde)

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Mentre la città dorme..

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Mentre la città dorme io aumento il carico di lavoro. Succede da mesi e la prova più schiacciante è il tempo che è trascorso fra l' ultimo post e questo. Orari assurdi per stare dentro a consegne pressanti fanno di me un animale notturno dalle evidenti occhiaie segnate. Avrei anche un sacco di cose da scrivere, da sperimentare, da condividere ed aggiornare ma la notte è sempre troppo corta. Il mattino arriva sempre troppo velocemente. Io sono troppo lento.
Questo disegno ad esempio è figlio di una notte, seppure diversa dalle mille che si sono susseguite da allora: ero in Sardegna, ero sereno, ero riposato, ero in una veranda immersa in una pineta, c' era una volpe con cui io e il mio compare condividevamo le cene tutte le sere. A quel tempo il mattino era solo un appendice della notte prima e non una linea netta di confine con cui dover fare i conti. Da quelle notti ho riportato a casa un bel po' di disegni che forse in QUESTE notti troverò il tempo di mostrarvi.
Sempre che il mattino non arrivi troppo presto.
Sempre che io non sia troppo lento.

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CSM

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Mancano 28 tavole alla fine della fase di disegno vero e proprio. Poi sarà il turno del colore. E' un momento che aspetto da mesi con la stessa avidità di quando cerchi sollievo dal caldo in una birra gelata: sudore sulla fronte, pensiero fisso sull'obbiettivo, testa nel frigo. Il sole inizia a tormentarmi attraverso le tapparelle ricordandomi che vivo da recluso. Un tempo, quando il cielo era grigio come la faccia di un impiegato del catasto, questa stanza era l'unico posto al mondo in cui sarei voluto essere, il migliore dei mondi possibili. Ora mi tocca attendere di passare strati di colore su un foglio per ritrovare la calma smarrita chissà dove, chissà quando. Le risposte a queste domande, così retoriche da darmi la nausea, le fisso negli occhi da mesi e loro mi fissano di rimando. La differenza la fa l'odio: io odio loro, loro no. Non odiano nessuno. Non ne hanno la forza. Cristo! Spero che il caldo aumenti velocemente e mi renda talmente spossato da diventare come loro: fermo e beato nella mia mancanza d'odio . Nel frattempo prendo il pennello e stendo strato su strato. Pagina dopo pagina fino a contarne 280. Sudore sulla fronte,pensiero fisso sull'obbiettivo, testa nel frigo.

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Kiwi col cucchiaino

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Stiamo proseguendo a lavorare sulle matite del Pool. La grafite sparsa in ogni dove ci si cristallizza addosso rendendoci simili ai minatori di Marcinelle. Questo è il principale motivo per cui non stiamo più aggiornando il blog. Nonostante l'apparenza siamo persone ligie al dovere ed essendoci un sensibile ritardo sui tempi di marcia, ci tocca lavorare 12 ore al giorno (quando va bene..) e lasciar perdere tutto il resto. Tanto per metaforizzare se sei in ritardo per un appuntamento non è che puoi fermarti all'autogrill per una rustichella, no? E invece ogni tanto una rustichella ti ci vuole proprio e se non ti fermi a mangiare ti sembra di non poter proseguire. E' esattamente il caso del disegno che dà il nome a questo post dal tono interlocutorio: una mia amica ha fatto l'errore di dirmi "sto mangiando un kiwi col cucchiaino" e la mia pazzia ha fatto il resto. Sono un laido bastardo e non potevo esimermi dal tramutare il tutto in qualcosa di pratico e tangibile. Per cui ho messo la freccia, accostato mentre tutti inveivano sul ritardo accumulato, mi sono avvicinato al bancone. Una rustichella, grazie. Et Voilà:



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Panini, armi, rimproveri e strane pastiglie

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La Feltrinelli

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Il Mon Âme studio invade il mercato, ormai è oggettivo. Mi spiego. L'altro giorno trotterellavo bel bello nella nuova Cattedrale Feltrinelli di Genova, con mio padre affianco. Quand' ecco al piano 2 di 6, reparto Gialli, apparirmi "Bellini e gli spiriti" di Tony Bellotto e la sua splendida (nonchè nostra) copertina. Lo faccio notare a mio padre con malcelata modestia  filiale ovvero con una faccia del tipo: vedi che non li hai proprio gettati nel cesso i soldi x la mia istruzione? Lui sembra capire ed accenna un sorriso compiaciuto.
Proseguo nel mio itinerario fino a raggiungere la vetta, talmente in alto che pensavo ci avrei trovato  Messner ed un paio di sherpa accampati ad attendermi : piano 6 di 6, reparto Fumetti. E lì, forse a causa del'aria rarefatta, noto come in un miraggio Toilet Comics, (due  nostre storie brevi al suo interno) spalla a spalla con Andrea Pazienza. Lo faccio notare a mio padre con ostentata autostima filiale ovvero con una faccia del tipo: non so se ti rendi conto di chi sia tuo figlio!!
Lui mi guarda con la faccia di chi paga le mie bollette.
Usciamo felici di avere ognuno la faccia che si merita e ci buttiamo nel freddo invernale attraverso le porte scorrevoli.


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Strange Fruits

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"Strange Fruits" è nata come una mostra personale con illustrazioni sul jazz. La mia idea era accompagnare la mostra con una sorta di catalogo online che racchiudesse tutte le illustrazioni realizzate. Ora l' esposizione nella sua originaria location è saltata. In attesa di capire cosa e come fare per rimediare all'intoppo, continuerò a produrre (con ritmo più compassato) e ad aggiornare il blog/catalogo. Potete arrivarci cliccando sul banner qui sotto oppure nel banner permanente che trovate nella colonna di destra. 


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Le ali dell' aereo, le ali del pipistrello

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Mozzarella, alambicchi e ombre inquietanti...

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Bellini e gli spiriti - Tony Bellotto

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"SBARCA IN ITALIA L’INVESTIGATORE PIÙ FAMOSO DEL SUDAMERICA"

Bellini è un figo. Ha una serie di libri, un film e una serie tv tutta sua in Sudamerica. La copertina è nostra.
Niente male per dei pivelli, no?


x maggiori info cliccate QUI

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Fuori e dentro...

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"se non si divide il buio / si tradira’ sempre la luce"
V. Capossela


Ritorno a scrivere su questo blog mentre c' è tanto buio all'esterno quanto all' interno della mia stanza. Un sacco di cose simpatiche sono successe dall' ultimo post investendo la mia vita con la grazia tipica del disastro del Vajont.
Tutto è stato cancellato dall' impatto dell' onda: le vacanze che non facevo da due anni, il riposo, la quiete, la voglia di disegnare, il sonno, il respiro. Torno a casa con una Moleskine vuota e delle foto che non ho + voglia di guardare. Detto questo, come dopo ogni disastro, c'è un periodo per piangersi addosso e un periodo x rimboccarsi le maniche e tirare fuori la propria vita dal fango. La differenza la fa il lasso di tempo che intercorre fra una fase e l'altra....per cui è tempo di ricominciare!
Ho ripreso a disegnare, anche se non ancora ad un ritmo e ad una qualità accettabile: l' altalena del mio umore compie ampie falcate che affettano le mie giornate con un' imprevedibilità che se non fosse mia sarebbe quasi divertente da osservare.
Per cui, sperando nel diradarsi delle nubi, ecco che tutto riprende il suo corso: ricominciano i post, ricomincia il lavoro, ricomincia l' abitudine, ricomincia l'inverno. Fuori e dentro la mia stanza.
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Agrigento

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Via dall' 11 al 28. Agrigento. Chissà se questa volta riuscirò a riempire la mia moleskine....lo scopriremo assieme al mio ritorno ragazzi....
pace


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